La ritenuta d’imposta sugli interessi in Germania

A partire dal primo gennaio 2009, ai redditi da capitale (interessi correnti e plusvalenze) verrà applicata una ritenuta d’imposta del 25%. A questo si aggiunge il 5,5% come addizionale di solidarietà ed eventualmente l’imposta sulla religione. Qui di seguito elenchiamo alcune possibilità per evitare o mitigare tale imposizione.

Strategia A: Pronto contro termine
Contribuenti che si trovano in uno scaglione fiscale elevato hanno dei vantaggi se realizzano il reddito da capitale nell’anno 2009. Il nostro consiglio è che vengano acquistati dei titoli a interesse fisso ancora nel 2008, i quali scadano nel 2009 a un prezzo di realizzo predefinito. Esempio: Il vostro scaglione di imposta prevede una aliquota del 40%. Nel novembre del 2008 vengono acquistati buoni di stato per 20 mila Euro. Inizialmente vanno pagati 600 Euro (pronto). Nel gennaio del 2009, per esempio, viene liquidata la plusvalenza (termine ) per 900 Euro.

2008 – Reddito da capitale -600 euro – imposta – 240 euro.
2009 – Reddito da capiatle – 900 euro – imposta – 237 euro.
Sommando l’onere fiscale di ambedue i periodi, il reddito conseguito è esentasse.

Strategia B: Acquistare azioni e fondi di investimento entro il 31.12.2008
La rendita da azioni e fondi di investimento acquistati entro il 31.12.2008 è esente imposta quando tali titoli vengono conservati per almeno un anno. A partire dall’anno prossimo, tale disposizione è stata eliminata.

Esempio: Grazie alla grande crisi finanziaria, acquistate azioni di una società che hanno notevolmente perso di valore, per esempio di 3 mila Euro. Le azioni possono essere rivendute all’inizio del 2010 per un valore che si prevede molto maggiore, in generale. Anche se il prezzo di vendita ammonta a 20 mila Euro, la plusvalenza è ancora soggetta all’attuale disposizione della legge fiscale e quindi è del tutto esente di imposta.

Strategia C: Realizzare delle minusvalenze
Qualora abbiate preso in considerazione di vendere titoli in vostro possesso che hanno perso valore, vi consigliamo di cederli alla borsa già entro il 2008. Tali minusvalenze vengono conguagliate con le plusvalenze dell’anno in corso, al fine della determinazione del reddito da capitale, oppure vanno a ridurre i redditi dell’anno precedente, ovvero gli utili degli anni futuri.

Tale possibilità di compensazione sussiste fino al 2013. Infatti le minusvalenze dalla cessione di beni privati, per esempio terreni, fabbricati o titoli, sorte prima del 2008, possono essere compensate con plusvalenze da capitali, appunto fino al 2013. A partire dal 2009 tali minusvalenze possono venir compensate solamente con altre minusvalenze solo da cessioni di azioni ovvero altri titoli da capitale.


Scritto da :Roberto Tissino, consulente fiscale

Fonte. Corriere d’Italia