Truffa o grande affare? Pago o non pago?

Questa guida, vuole essere un aggiornamento sulle truffe più in voga al momento. Anche i truffatori si evolvono nelle tecniche, e cercano sempre il metodo migliore per dar fiducia all’acquirente. Restando valide le regole dettate nell’altra guida, questa è dedicata al riconoscimento di un particolare tipo di truffatore, e a cosa fare per smascherarlo.

Constatato che gli acquirenti stanno diventando sempre più diffidenti, la creazione dell’account apposito (con feedback da 1 cent), inizia ad essere accantonato, preferendo il furto di account. Pratica sempre più usata, veloce, e di ritorno immediato.

Ci troviamo di fronte ad un utente, dal profilo di feedback positivo, e con acquisti e vendite reali. Ricordo che le aste truffa hanno dei particolari ben definiti: prezzo particolarmente basso, rispetto alla media di vendita degli altri venditori; durata limitata; vetrina plus, e mezzi di pagamento pericolosi (nel senso che sono facilmente incassabili con una falsa identità come il Vaglia on-line e la postepay).
Cosa deve farci suonare il campanello di allarme? Come verificare se è una truffa, a colpo d’occhio?

3 semplici accorgimenti:

  • Il venditore, vende oggetti completamente diversi, ossia, se la sua normale attività di vendita è relativa ai gioielli, difficilmente metterà in vendita 20 psp3, o telefoni n95, o elettronica, ecc…
  • L’inserzione è nettamente diversa dalle altre, e parlo dell’aspetto, ossia la descrizione dell’oggetto è completamente diversa dalle inserzioni precedenti e da quelle in corso.
  • Nelle altre inserzioni accetta tutti i metodi pagamento e la consegna a mano, in quelle truffa richiede solo metodi pericolosi, e assolutamente non accetta il ritiro.

Di solito questi 3 caratteri bastano per riconoscere l’asta truffa. L’ultima verifica da fare, se l’acquisto è già stato fatto, è la richiesta delle informazioni di contatto.

Se è un furto di account, il truffatore avrà variato le informazioni per il pagamento, quindi vi arriveranno, tramite la mail di aggiudicazione, delle informazioni uguali a quelle che vi avrà fornito il truffatore.
Cosa fare? Chiedere le informazioni di contatto ad ebay con questo link: http://search.ebay.it/ws/search/AdvSearch?sofocus=bs&sacat=-1&catref=C5&dfsp=1&from=R7&nojspr=y&fsop=1&fsoo=1&fcl=3&frpp=50&sofindtype=9&pfid=&satitle=

Le informazioni devono coincidere. Perchè è importante richiederle in caso di dubbio?
Perchè le informazioni immesse nel momento dell’iscrizione non sono variabili, quindi se il truffatore ha cambiato gli altri dati, queste inviate da ebay saranno diverse.
Questo tipo di aste, di solito vengono chiuse prima della scadenza, o annullate dopo poco tempo dalla scadenza,  perchè il vero intestatario dell’account  si è accorto del furto, o perchè ebay le ha chiuse dietro segnalazione.
L’intento del truffatore, non è di vendere a chi si aggiudica l’asta, ma sfrutta i contatti durante le aste, e sfrutta la paura dell’acquirente di perdere il grande affare.

Perchè alcuni mezzi di pagamento sono più pericolosi di altri?
I metodi più utilizzati per le truffe sono: Postepay, Vaglia veloce e Bonifico. Proviamo ad analizzarli nello specifico.
Postepay. Il pericolo viene dal fatto, che è possibile aprire una PP con un documento falso, o intestato ad una terza persona che non ha nulla da perdere (pensate ad un barbone o ad un tossicodipendente). Il truffatore ha sempre più carte disponibili intestate a persone diverse.
Vaglia veloce. Differisce essenzialmente dal vaglia normale. Il vaglia postale ordinario arriva tramite raccomandata, quindi nome, cognome e indirizzo devono essere reali per poter essere incassato.
Il vaglia on-line o vaglia veloce può essere incassato presso qualsiasi ufficio postale, intestato ad un nome di fantasia con dati falsi, basta un semplice documento falso per incassarlo, e non avrete in mano nessun dato reale del truffatore.
Bonifico. Mi riferisco in particolare al bonifico fatto su un conto on-line. Il conto corrente è possibile aprirlo inviando i documenti via fax. Poco utilizzato dai truffatori, a causa delle limitazioni imposte dalla normativa Europea che obbliga le banche alla verifica dei documenti.
In generale quello che rende questi mezzi poco sicuri, è la facilità di incasso, e la possibilità di ricorrere a false identità.

Quindi, mai avere fretta di concludere, e se possibile, in caso di dubbio, utilizzare paypal con appoggiata una carta di credito, che nel caso di truffa, vi garantisce al 100% il recupero di tutto l’importo pagato, oppure metodi di pagamento che vi diano in mano tutti i dati per una eventuale denuncia.
E per importi considerevoli, richiedete un numero di telefono fisso, che sia verificabile, un venditore che vuole portare a termine una trattativa reale, non farà problemi a fornirvelo. E se c’è, provate a chiamare, tante volte vengono utilizzati numeri di telefono di persone assolutamente estranee alla vendita.