Insolvenze in Germania e consigli utili

L’introduzione dell’EURO e la riunificazione delle due Germanie (tra le tante altre ragioni macroeconomiche) hanno influito pesantemente sulla situazione economico-finanziaria tedesca,  tanto che oggi si registra un forte incremento dei casi di insolvenza che non ha precedenti nella storia contemporanea della Germania.

Secondo l’ex Cancelliere Schröder il risanamento del paese è  “l’impresa finanziariamente più impegnativa che una nazione industriale abbia mai dovuto affrontare”.

Secondo il prestigioso settimanale “ DER SPIGEL”  <<il traguardo è ancora lontano… i 1.250 miliardi di euro che dal 1991 sono stati trasferiti a est non hanno diminuito la disoccupazione né creato un tessuto industriale produttivo, visto che la maggior parte delle imprese create sono in grave passivo>>[1] o sono già da tempo fallite.

Il numero dei fallimenti (privati ed aziende)[2]  è in continua crescita.

Secondo lo Statistisches Bundesamt Deutschland (Ufficio Federale di Statistica) queste sono le insolvenze negli ultimi 6 anni:

84 428     (2002)

100 723   (2003)

118 274   (2004)

136 554   (2005)

154404    (2006)

137 546   (2007 fino al mese di ottobre)

Gli aumenti esponenziali delle insolvenze mostrano, senza dubbio alcuno, che la crisi tedesca è lontana dall’essere sconfitta, ragion per cui si consiglia prudenza agli operatori commerciali.

Qui di seguito alcuni Consigli utili ed accorgimenti tecnici nella stipulazione di un contratto di compravendita con un cliente residente in Germania.

  1. Innanzitutto è possibile richiedere informazioni sul cliente tedesco circa la struttura giuridica della propria persona, le dimensioni e la branca d’affari in cui opera, ed infine circa l’eventuale solvibilità dello stesso. A tal proposito esistono diverse agenzie d’informazioni commerciali con cui gli Studi Legali sono in contatto diretto.
  2. E’ vivamente consigliabile, poi, nel redigere il contratto, eleggere il Foro competente in caso di controversia e stabilire il diritto da applicare per la risoluzione della stessa. A tal proposito è altresì conveniente pattuire un Foro tedesco e l’applicazione del diritto tedesco, in quanto i procedimenti presso le Corti tedesche sono più semplici e durano notevolmente meno, se paragonati ai corrispondenti italiani.Si consideri inoltre il fatto che un titolo esecutivo emesso da Corte tedesca è utilizzabile (in Germania) immediatamente; un titolo esecutivo italiano, invece, deve essere preventivamente dichiarato esecutivoin Germania attraverso procedimenti appositi. Stabilire l’applicazione del diritto tedesco significa, inoltre, una facilitazione sia per il legale che per il giudice, in quanto evita, nel caso appunto di controversia, la consulenza di un perito per risolvere la questione su quale diritto sia da applicare (diritto italiano, diritto tedesco o quello internazionale sulla compravendita).
  3. Si consiglia al venditore italiano di inserire nel contratto la clausola c.d. “di riserva di proprietà”. In questo modo, infatti, la merce rimarrà in proprietà del venditore fino alla liquidazione finale del prezzo. Tale clausola, secondo il diritto tedesco, non richiede altro che la forma scritta.
  4. Si consiglia, infine, ai creditori di reagire IMMEDIATAMENTE ai mancati pagamenti

[1] Der Spiegel  del 5 Aprile 2004

[2] Si prenda in considerazione il fatto che in Germania possono fallire non solo le aziende, ma anche i privati cittadini.